Memory Art un trait d’union fra cultura, storia e memoria
Rosellina Arturi, Direttore ADT Group
Memory Art... l’arte attraversa la Memoria chiude i battenti. La seconda edizione dedicata al Cinema ha superato in presenza la prima edizione con la Musica che è stato il leit motiv. Siamo davvero soddisfatti dei risultati ottenuti. Vedere una grande partecipazione del pubblico, respirare un clima positivo nella bella città di Tarsia e aver reso il Campo di Ferramonti un luogo di incontro in cui artisti, la comunità locale, semplici spettatori, impegnati operatori, curiosi studenti, soddisfatti insegnanti e appassionati storici si ritrovano è un motivo di grande orgoglio. Gli obiettivi prefissati hanno incassato un traguardo prestigioso per un evento che è cresciuto e si è consolidato in due anni, diventando un vero e proprio punto di riferimento di giovani, appassionati di musica, cinema, teatro.
Un format, Memory Art, che ha registrato spesso “tutto esaurito”. E’ una bellissima opportunità Memory Art che ha reso possibile un trait d’union fra la cultura, la storia, il divertimento, la promozione del territorio. Un programma denso e degno di apparire, a cui non è mancato nulla. In occasione del “Giorno della Memoria” sono stati organizzati incontri, iniziative, rappresentazioni e momenti comuni di narrazione su quello che è successo al popolo ebraico, ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Interessante la rassegna cinematografica legata ai temi della shoah.
Hanno chiuso il ciclo “Roma Città Aperta” di Luchino Visconti e “Ladri di Biciclette” di Vittorio De sica con discussione e che ha fatto da cornice ad una mostra di tele pittoriche “Il Neorealismo, un clima culturale che ha dato voce all’Italia del dopoguerra” un importante contributo che il direttore artistico di Memory Art, Paride Leporace, ha dedicato alle giovani generazioni.
Spesso sentiamo parlare dell’importanza di “fare squadra” come di un modo per raggiungere mete e risultati soddisfacenti. Memory Art è il risultato di una collaborazione che mi ha vista, dopo tanti anni, al fianco di Paride con cui ho vissuto un percorso professionale al Quotidiano della Calabria e un legame affettivo pertinente. Undici mesi densi di contenuti culturali che hanno dato un senso ad un posto, che ha rappresentato un tempo sofferenza e dolore e che per fortuna, oggi, è frequentato da chi desidera trasformare il Campo di Ferramonti di Tarsia, in un luogo d’incanto alimentato dalla voglia di stare insieme, un’agorà naturale dove ritrovarsi e ascoltare il corso degli anni, gli eventi e un passato che deve restare inciso.
E lo abbiamo fatto insieme e per loro, gli eroi che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti allo sterminio spesso a rischio della propria vita, portando a compimento la salvezza di molti esseri umani e proteggendo i molti perseguitati.
“Memory Art - l’arte attraversa la memoria” ha rivolto il suo sguardo sui nostri giovani che saranno custodi del passato e garanti di un futuro migliore. A Roberto Ameruso va un plauso esclusivo. E’ stato un “discreto legante” fra me e Roberto Cannizzaro, delegato alla cultura, creandoci le opportunità giuste e una libertà di movimento unica, e i risultati raggiunti ci hanno gratificanti, e sono il giusto investimento per la terza edizione. Memory Art e il messaggio umano, è, oggi come allora, quello della tolleranza, della pace, della solidarietà aldilà del colore, della lingua, della cultura di ogni essere umano.
Allora, l’insegnamento è stato quello di poter disubbidire ad ordini superiori disumani e negativi trasformandoli solo in attesa. Attesa della libertà. E nell’attesa si pensava a tre elementi fondamentali che formarono la colla sociale: la cultura, visto che si organizzavano eventi letterari, musicali, teatrali, l’arte con dipinti spesso struggenti, lo sport con un campionato di Calcio fra gli ebrei delle diverse nazioni ospitati.
In un diario del compositore ebreo viennese Kurt Sonnenfeld autore del Lagerlied di Ferramonti, si legge una frase emblematica, relativa alle prove di brani musicali d’insieme che avrebbero richiesto molto studio ma che i musicisti esorcizzavano con un più sbrigativo “ci ritroviamo alla fine”. E visto che “la storia della nostra vita non si dimentica ma si conserva gelosamente” Ferramonti di Tarsia è l’altra visione del nostro Paese.
La Biografia
“Adattare il vasto universo della comunicazione e dell’informazione all’impostazione giornalistica mi ha spinto a dare un nuovo corso al futuro della terra in cui vivo e per la quale respiro attimo dopo attimo”. E’ la frase che meglio racchiude Rosellina Arturi, una donna che ha saputo coniugare il lavoro d’impresa, la famiglia e l’impegno per la Calabria. Donna determinata e sensibile, si è laureata in Lettere all’Università della Calabria con 100/Lode. Specializzata in seguito in Archivio Economia e Biblioteconomia. Giornalista. Non solo una donna “in carriera”, ma soprattutto moglie e madre. Tutti i suoi impegni e la sua scalata lavorativa sono stati calibrati in modo da non mettere mai in secondo piano la sua vita privata e affettiva. Una donna del Sud con mentalità imprenditoriale e grande cuore che ha deciso di investire nella sua terra natale. Nel 2003 ha fondato l’agenzia giornalistica e di stampa ADT Group Press di cui è il direttore. L’ADT è oggi una realtà dinamica e professionale dotata di un modernissimo centro stampa in grado di offrire servizi competitivi nella composizione e stampa di prodotti editoriali, commerciali e legati alla comunicazione in genere. Un successo non solo calabrese.