Il Campo di Ferramonti “attrattore”
Roberto Amoruso, Sindaco di Tarsia
E sono due mandati. Per fortuna. Oggi posso dire... dove eravamo rimasti? Dare continuità a tutto quello che è programmato è una soddisfazione che non ha prezzo per un sindaco che ha sempre pensato al bene della sua gente. I cittadini prima di tutto. Da una parte c’è la soddisfazione per la conclusione di un percorso e dall’altra l’emozione e le incognite di un nuovo cammino che sicuramente non sarà sempre in discesa. Comunque, siamo pronti. Questo è il momento di gioire. Chiudiamo in positivo Memory Art... l’arte attraversa la Memoria, alla sua seconda edizione, con il “Cinema”.
Così come la “Musica” è stata l’arte della prima, il “Teatro”, nel 2020, completerà un progetto ambizioso finanziato dalla Regione Calabria Misura 1 Tipologia 1.3 Eventi Innovativi. L’impegno è stato immenso. Ma come tutte le cose che racchiudono un motivo d’orgoglio, abbiamo raccolto un’ottima semina. Undici mesi di programmazione in una location, il Campo di Ferramonti, che ha pullulato di studenti coinvolti a cui professori, storici, artisti, semplici cittadini, hanno affidato i ricordi di quei momenti terribili che sono stati vissuti dal nostro paese.
Molti i convegni, gli incontri, le manifestazioni che hanno arricchito soprattutto le date storiche a me care: la Giornata della memoria e la Festa della Liberazione. Insieme all’Associazione Ferramonti e al delegato alla cultura, Roberto Cannizzaro, abbiamo un proponimento turistico/ culturale/ didattico del Campo. Divulgare la storia umana degli eventi accaduti ad un pubblico più vasto e soprattutto ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado ci ha entusiasmato e gratificato dell’impegno spesso profuso con i pochi mezzi finanziari disponibili.
L’onere è stato enorme e nonostante tutto siamo riusciti a realizzare un restyling in alcune strutture del Campo, a creare una biblioteca, arricchire il museo con documentazioni fotografiche, alcune fornite dagli stessi ex internati e che oggi vantano un importante valore storico, e acquisire dipinti importanti. Con Memory Art, giunto ormai alla seconda edizione, il Campo e la città di Tarsia hanno registrato un boom di presenze giornaliere che hanno usufruito, su base totalmente volontaria e non retribuita, di visite guidate all’interno.
A risentirne positivamente è stata l’economia. Le strutture ricettive, la ristorazione, l’artigianato e i trasformati hanno beneficiato di un incremento conoscitivo e di introito. Così l’ospitalità ha accolto sia il turista che l’avventore. Ecco un esempio di come la cultura può rafforzare il territorio facendo girare l’economia attraverso un attrattore artistico come Memory Art. Siamo già pronti ad affrontare la terza edizione del progetto che aprirà il 2020 con il Teatro. L’epoca è sempre quella: il dopoguerra, il grottesco che emerge dal dolore, nel De Filippo neorealista, populista felice che imprime scene semplici e trasmette messaggi di speranza.
Non anticipo nulla: è un tassello che manca a chiudere le tre edizioni di Memory Art. E visto che abbiamo contribuito alla realizzazione del “Piccolo Teatro” Comunale, voluto dall’Associazione “Luci nelle Grotte”, con cui abbiamo stipulato un protocollo d’intesa/convenzione, non può esserci occasione migliore per una “stagione teatrale” arricchita da compagnie regionali e nazionali. Memory Art ha alimentato quel senso di identità e di condivisione di origini, radici, tradizioni e valori umani e pensieri comuni che sono cresciuti, maturati e accolti in tutto il contesto.